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L’eliminazione dei filtri su Instagram: un cambiamento che fa riflettere

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In un’epoca in cui l’apparenza sembra avere un peso maggiore della sostanza, la decisione di Instagram di eliminare milioni di filtri di bellezza rappresenta un cambiamento significativo, sia dal punto di vista culturale che psicologico. Questa scelta, motivata dal desiderio di promuovere autenticità tra gli utenti, non è soltanto un aggiornamento tecnico, ma un segnale forte che invita a ripensare il nostro rapporto con i social media e con la percezione di noi stessi. A partire da martedì 14 gennaio, Instagram ha deciso di eliminare diversi filtri che alterano drasticamente l’aspetto degli utenti. Questa mossa ha l’obiettivo di contrastare i danni psicologici legati all’uso di tali strumenti e promuovere una rappresentazione più autentica della bellezza, libera dagli artifici digitali.

La manipolazione digitale e l’impatto psicologico

Image by Ashiq Raazz from Pixabay
Image by Ashiq Raazz from Pixabay

I filtri di bellezza, progettati per levigare la pelle, modificare le proporzioni del viso o trasformare tratti somatici, hanno cambiato radicalmente il modo in cui ci presentiamo al mondo. Tuttavia, questi strumenti non sono privi di conseguenze. La manipolazione dell’immagine ha infatti contribuito all’insorgere di problematiche psicologiche, tra cui la dismorfia corporea digitale, una condizione in cui il divario tra l’immagine reale e quella virtuale genera insoddisfazione, ansia e disagio.

Le principali conseguenze dell’uso eccessivo dei filtri includono:

  • Ansia sociale, causata dalla paura di non essere all’altezza nelle interazioni offline.
  • Depressione, derivante dal confronto continuo con immagini idealizzate.
  • Riduzione dell’autostima, alimentata dal senso di inadeguatezza rispetto ai canoni estetici artificiali diffusi online.

Uno studio pubblicato sull’International Journal of Eating Disorders ha dimostrato che l’uso frequente di filtri è direttamente collegato a un aumento della preoccupazione per l’aspetto fisico, soprattutto tra i giovani. Questa ossessione può portare a comportamenti disfunzionali, come diete estreme, ossessione per l’esercizio fisico o il ricorso precoce alla chirurgia estetica.

Autenticità e costruzione di una sana immagine di sé

La decisione di Instagram di eliminare i filtri di bellezza rappresenta un passo verso la valorizzazione dell’autenticità. Mostrarsi per come si è, senza l’ausilio di modifiche digitali, è un atto di coraggio in un contesto in cui l’apparenza domina la scena. L’ossessione per standard di bellezza irrealistici ha contribuito a creare un circolo vizioso di insoddisfazione e dipendenza dai filtri. Rimuoverli offre agli utenti l’opportunità di interrompere questo ciclo e riscoprire la bellezza naturale, con tutte le sue imperfezioni. Questo cambiamento è particolarmente significativo per i giovani, che crescono in un mondo in cui la loro identità è spesso costruita attraverso il filtro di uno schermo. Dare loro la possibilità di mostrare la propria unicità senza artifici potrebbe contribuire a costruire generazioni più sicure di sé, capaci di apprezzare il valore dell’autenticità.

La responsabilità delle piattaforme social e della società

Nonostante la portata di questa iniziativa, la rimozione dei filtri da sola non è sufficiente a contrastare il problema culturale dell’apparenza. È necessario che questa scelta sia affiancata da interventi educativi e campagne di sensibilizzazione, rivolte in particolare ai giovani. Le piattaforme social devono impegnarsi a promuovere un uso consapevole delle loro tecnologie, limitando le pratiche che alimentano il confronto irrealistico e il disagio psicologico. Allo stesso tempo, genitori, educatori e professionisti della salute mentale hanno un ruolo cruciale nel guidare i ragazzi verso una percezione positiva del proprio corpo. Un approccio collettivo è essenziale per costruire un ambiente digitale più inclusivo, che rispetti e valorizzi la diversità.

Una nuova era per la bellezza online?

La decisione di Meta di eliminare i filtri di bellezza su Instagram e Facebook apre la strada a una riflessione più ampia sull’impatto psicologico dei social media. Anche se alcuni utenti potrebbero ricorrere a strumenti di terze parti per continuare a modificare le proprie immagini, questa scelta rappresenta un’occasione per ripensare il concetto di bellezza online. L’eliminazione dei filtri è un invito a riconsiderare i valori che guidano la nostra società: autenticità, accettazione e rispetto. Se adottati collettivamente, questi principi potrebbero segnare l’inizio di una nuova era in cui l’apparenza non è più al centro delle relazioni sociali.

Un invito all’accettazione

La rimozione dei filtri di bellezza non è solo un aggiornamento tecnologico, ma un messaggio potente che invita a celebrare la diversità e a riscoprire la bellezza autentica. Accettarsi per ciò che si è, senza l’ausilio di artifici digitali, è un atto rivoluzionario in un mondo sempre più dominato dall’apparenza. Questo cambiamento ci offre l’opportunità di costruire una società che valorizzi l’unicità di ogni individuo, ricordandoci che la vera bellezza risiede nell’autenticità. In un momento storico in cui le immagini “perfette” sembrano dettare legge, la scelta di Instagram rappresenta un passo coraggioso verso un futuro in cui il valore di una persona non sarà più determinato da un filtro, ma dalla sua essenza più profonda.

 

Articolo a cura di Lisa Di Giovanni & Anna Calì

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